Maestri vetrai
Michele Onesto

Michele Onesto ha iniziato giovanissimo, partendo dai lavori più semplici e umili nella vetreria del padre Luigi, lasciandosi trasportare dalla curiosità e dalla bellezza di un’arte che ha fatto propria seguendo la migliore scuola possibile: rubando con gli occhi i segreti e provando, con passione e determinazione, a lavorare il vetro nelle pause della produzione.

Negli ultimi anni ha perfezionato la tecnica del sommerso appresa dal Maestro Giancarlo Signoretto per dare vita ai suoi celebri acquari: opere nelle quali il vetro assume colori e consistenze realistiche e meravigliose, una magia frutto della ricerca e delle sperimentazioni che dopo 37 anni il Maestro Onesto continua ancora a fare.

La produzione dei celebri acquari inizia con la realizzazione dei soggetti marini in vetro soffiato, colorati con polveri capaci di dare consistenze incredibilmente realistiche. Questi soggetti vengono poi inseriti in una sorta di stampo in acciaio — detto quaro — che viene quindi riempito con strati di vetro trasparente.

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I Maestri

LA SAPIENZA CHE SCORRE NELLE MANI

Visitando la vetreria Venier si ha la sensazione di essere in una antica bottega rinascimentale italiana dove il lavoro incessante si intrecciava con la creatività dei maestri, la conoscenza dei materiali, il rigore, i desideri di dame e committenti, la riverente ubbidienza degli assistenti.

Figure centrali sono sicuramente i Maestri vetrai che fin dalla più giovane età (10-12 anni) hanno condiviso la loro esistenza con l’incandescenza del vetro: in loro vive l’esperienza e la tradizione di secoli di storia, rinnovata attraverso la specializzazione in poche, se non in un’unica, lavorazione per la quale sono conosciuti e stimati: c’è chi infatti è maestro nei lampadari, chi nelle sculture, chi nei vasi… e la loro fama è giunta fino a importanti Capi di Stato e le loro opere trovano posto nei musei più famosi del mondo. 

Vetreria Venier

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