Venier: tre generazioni, una sola passione

 

Il vetro di Murano è sinonimo di creatività e maestria ma anche di tradizione, passione e dedizione che, con la stessa intensità, si tramandano di generazione in generazione.

La storia della Vetreria Venier comincia nel 1938 quando a Venezia nasce il suo futuro fondatore: Enzo Laggia. Dopo solo due anni, nel 1940, la famiglia si trasferisce a Murano dove la madre viene assunta alle Vetrerie Franchetti e il padre lavora nella produzione delle conterie (le famose perle di vetro veneziane). A circa undici anni, anche Enzo entra nel mondo del vetro lavorando come strisaòr (l’alimentatore di forni) alla Vetreria Cenedese, poi come intagliatore e rifinitore presso la vetreria Marsiglio, come molatore alla Vincenzo Nason e infine come garzonetto (aiuto del maestro) alla vetreria Seguso De Fortuna. Grazie alla profonda conoscenza del materiale e dei sistemi di lavorazione acquisita negli anni, senza dimenticare un’intensa passione e una grande buona volontà, Enzo (detto Neno) inizia a lavorare anche all’estero come rappresentante e venditore, viaggiando per tutta l’Europa. Ma il suo grande desiderio era quello di avere una vetreria di proprietà a Murano e così nel 1975, dopo aver già fondato la società Muranese Export nel 1969, acquista l’ex vetreria Estevan Rossetto ribattezzandola Vetreria Venier.

Mentre accadeva tutto questo, la nuova generazione della famiglia Laggia si stava già facendo strada nel mondo del vetro lavorando al fianco del padre e poi direttamente in vetreria: questi erano i due figli di Enzo, Elisabetta ma soprattutto Marino a cui si deve il passaggio dell’azienda da un ambito prettamente artigianale a quello di alto respiro internazionale.

Fu lui, infatti, a portare la vetreria a dedicarsi alla clientela selezionata che, agli inizi degli anni ’80, cominciava a frequentare gli hotel più esclusivi di Venezia. Questa apertura unita ad un grande intuito imprenditoriale permise non solo di far conoscere il marchio Venier all’interno del jet set internazionale ma anche di creare una nuova tipologia di opere in vetro: più ricercate e particolari per incontrare i gusti più raffinati. Sempre seguendo questa filosofia, la vetreria cominciò importanti collaborazioni con artisti affermati di tutto il mondo, aggiungendo un esclusivo valore alle opere e nuova linfa alla creatività già fervida dei maestri vetrai di Venier che, da Pino Signoretto a Walter e Mario Furlan, Luca Vidal, Fabiano Amadi, Giuliano Tosi, Andrea e Fabio Tagliapietra sono sempre stati scelti tra i nomi più eccellenti di tutta Murano.

Un'altra data molto importante per la vetreria fu il 2000, anno in cui Marino decise di ingrandire gli spazi espositivi facendo pentare lo showroom della Venier uno dei più grandi e assortiti di tutta l’isola. Qui, oltre alle opere create e realizzate dai maestri vetrai nella fornace, cominciarono ad aggiungersi anche opere eccelse in vetro, che vengono, ancora oggi, scelte dai vertici della vetreria solo dopo una rigida e approfondita selezione.

Come Enzo e Marino amano sottolineare, comunque, punto di forza dell’azienda è sempre stato il legame di fiducia e di stima che lega tutti coloro che partecipano in prima persona all’attività, tra cui è doveroso citare le due colonne portanti, il general manager Alberto Fantin e il direttore Roberto La Rosa, che sono al fianco di Marino da oltre trent’anni. Senza dimenticare la moglie di Marino, Valentina, pragmatica e insostituibile figura nel settore commerciale che da 25 anni lo affianca nell’attività e al cognato Salvatore.

Oltre a loro, inoltre, ci sono le nuove generazioni che trovano nei nipoti Nicola Laggia e Dimitri Piccolo la continuazione di una realtà imprenditoriale oramai cinquantenaria.

Anche la loro storia è simile a quella dei loro genitori e del nonno poiché da sempre hanno vissuto e respirato in prima persona il lavoro e l’attività della vetreria. Nicola, poi, ha arricchito la sua esperienza con persi soggiorni negli Stati Uniti e in Inghilterra durante i quali, attraverso studi di global business, ha posto le basi di quello che sarà il futuro della Venier. L’obiettivo, nei prossimi anni, sarà quello di rendere la vetreria sempre più conosciuta in Italia e all’estero, attraverso non solo i manufatti ma la creazione di un vero e proprio brand che sappia unire in un unicum la creatività, la qualità, l’artigianalità e la capacità di essere al passo con i tempi che da sempre caratterizzano l’azienda.

Ma Nicola e Dimitri dovranno poi sviluppare nel tempo anche un altro, grande progetto già cominciato da Marino e che si è concretizzato nell’acquisto di alcune vetrerie adiacenti al fine di ampliare ulteriormente, entro il 2019, lo spazio espositivo.

Questo porterà la Venier ad essere la più grande, la più fornita e la più esclusiva vetreria di Murano. Un’eccellenza nell’arte del vetro che corona l’impegno e la dedizione di ben tre generazioni.